20 anni e non sentirli: il Montecucco taglia il traguardo in occasione del Vinitaly

1998-2008 le annate degustate presso lo stand del Consorzio di Tutela per ripercorrerne la storia.

“La nostra รจ una denominazione di nicchia, nata nonostante l’opposizione di chi voleva impegnare le nostre uve in altro modo. Oggi siamo qui a raccontare i nostri primi 20 anni, un percorso lungo cui abbiamo dovuto capire chi siamo, essendo in Maremma agricoltori prima che viticoltori, 2 identitร  che credo siamo riusciti ad accordare in modo armonioso”.

La voce รจ quella del presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco Claudio Carmelo Tipa, l’occasione quella delle 20 candeline che la denominazione ha spento presso il suo stand (B16, Padiglione 9) al Vinitaly 2018 accogliendo professionisti del settore per raccontare i propri nettari nell’unico modo possibile: facendone esperienza.

Due le annate in degustazione, 1998 e 2008: Santa Marta del 1998, Perazzeta Riserva 1998, Perazzeta Licurgo 1998, Parmoleto 2008 e Basile 2008, in un susseguirsi di note tipiche del Sangiovese indenni al trascorrere del tempo grazie alla caparbia aciditร  dei vini figli di terreni generosi dal punto di vista minerale.

Il Montecucco nasce da uve coltivate nei 7 comuni della denominazione della Docg: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.

Mappa di produzione Montecucco

Il Consorzio raggruppa 66 aziende produttrici e oltre 500 ettari di vigneto su una superficie vitata di circa 800 ettari per un totale di oltre 1,2 milioni di bottiglie annue. Numeri destinati a crescere, visto che il potenziale produttivo del Montecucco sfiora i 5,5 milioni di bottiglie. Mentre mercati come Germania e Svizzera hanno giร  adocchiato da tempo la denominazione, gli USA gli hanno aperto le porte. Prossimo step? I mercati orientali.

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