Vinum Hotels: un circuito di hotel dedicato ad appassionati di vino

29 strutture alberghiere in tutto l’Alto Adige. Intervista al Presidente del circuito.

Per la prossima estate, che ne dite del binomio enogastronomia – Alto Adige? Paesaggi mozzafiato, ottimi vini, una AltoAdige_BassaAtesinagrande tradizione gastronomica e un senso dell’ospitalità difficilmente eguagliabile (non a caso è tra le 10 mete migliori del 2016 per gli enoturisti secondo il magazine Wine Enthusiast). Insomma a noi piace, e molto. Nello specifico stiamo parlando di Vinum Hotels: di cosa si tratta? Ce lo spiega Hansjörg Ganthaler, presidente del circuito.

Come nasce Vinum Hotels?
“Già in molte località in Europa il vino è la massima espressione della cultura del luogo e allora abbiamo pensato: perchè non valorizzare questa ricchezza anche in Alto Adige? Perchè non coinvolgere hotel, albergatori e altre strutture ricettive, per dare la possibilità al turista di passare qualche giorno sul nostro territorio, andare in visita di cantine e scoprire i generosi prodotti della terra? C’è voluto del tempo: come tutti i progetti, la fase iniziale non è stata semplicissima. Ma poi è stato un successo. Abbiamo creato un vero e proprio network di strutture: il protagonista indiscusso è il vino e la gastronomia e tutte le strutture sono valutate secondo rigidi criteri, affinchè lo standard di servizio sia elevato e il tema vitivinicolo rispettato e valorizzato”.

Cosa è brevemente oggi Vinum Hotels?
“Si tratta di un circuito di hotel dedicato ad appassionati di vino: ne fanno parte 29 strutture che mettono a disposizione dei loro ospiti soggiorni interamente dedicati all’enologia, con degustazioni, visite alle cantine e alle vigne e workshop a tema. Alcuni sono solo hotel con un’attenzione particolare all’enogastronomia, altri sono vere e proprie aziende agricole o cantine che oltre all’ospitalità si occupano di produzione. Tutti gli alloggi sono distribuiti nelle sette zone di coltivazione della regione: una varietà di altitudini, terreni e microclimi che sta alla base della ampia e variegata offerta vinicola, ognuna con un proprio fascino tutto da scoprire”.

Quali sono quindi queste zone vitivinicole toccate dal circuito?
AltoAdige_Vino_01“Partendo da Sud si raggiunge la Bassa Atesina, la zona con le temperature più calde durante il giorno, ideali per grandi vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon. C’è grande differenza nella altitudini (si va dai 200 m slm ai 1000): sono rinomati i Müller Thurgau del comune di Magré e i rPinot Nero di Mazzon e Montagna. In quest’area sorge anche Termeno, patria del Gewürtztraminer. Salendo a Ovest si entra nell’Oltradige, il cui cuore è il Lago di Caldaro e i comuni di Caldaro e Appiano. Qui, accanto alla Schiava, dominano grandi bianchi come Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon e Gewürztraminer. Nella conca di Bolzano,invece, troviamo altri due grandi autoctoni: il Santa Maddalena “classico”, versione più nobile e più corposa della Schiava, e il Lagrein. A Ovest del capoluogo troviamo la Val D’Adige,dove nascono bianchi dalla tipica mineralità: il più caratteristico è il Terlaner, ottenuto da Pinot bianco, Pinot grigio e Chardonnay. Per gli amanti dei rossi tappa immancabile è Merano, dove si può trovare la tipica Schiava della zona, accanto a Merlot e Pinot Nero. Dalla parte opposta abbiamo la Valle Isarco famosa per bianchi freschissimi, da vitigni Muller Thurgau, Sylvaner, Kerner e Riesling. All’estremo Ovest troviamo invece la Val Venosta: poche precipitazioni e terreni sabbiosi per vini raffinati ed eleganti come Pinot bianco, Pinot nero, Riesling e Schiava”.

Per scoprire le strutture, i pacchetti e le attività proposte: www.vinumhotels.com

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