Vino Gavi, parola al Presidente del Consorzio

In occasione di “Di Gavi in Gavi”, Gian Piero Broglia racconta la prossima vendemmia: annata non facile, ma “siamo ancora in grado di conseguire ottimi risultati”

presidente-gian-piero-brogl“Quest’anno non mancheranno le novità, a partire dal laboratorio del sabato mattina”, così Gian Piero Broglia, presidente del Consorzio di Tutela del Gavi, parla con entusiasmo dell’appuntamento DI GAVI IN GAVI, che aprirà i battenti domani mattina. “Non vogliamo parlarci addosso, né creare approfondimenti autoreferenziali fini a se stessi – prosegue Broglia – bensì cogliere l’occasione per stilare una lista di buone regole per la comunicazione efficace ed internazionale dell’agroalimentare”. Il concetto è semplice, ma tutt’altro che scontato nel nostro Paese (mentre i francesi l’hanno capito, eccome): partire dal territorio, dalla sua storia e dalle sue ricchezze, per dare valore al prodotto. Il prodotto diventa un testimone, ma è il territorio a farla da padrone. Nel caso del Gavi, i testimoni in giro per il mondo sono ben 13 milioni.

“I giacimenti enogastronomici nel nostro Paese sono tantissimi – afferma ancora il Presidente – ma dobbiamo essere bravi a valorizzarli, raccontandone la storia e legandoli alla cultura dell’area di produzione. Dobbiamo puntare sul concetto di terroir, come insegnano i nostri vicini francesi. Qua abbiamo il tartufo, il raviolo, i vini. C’è una storia antica, millenaria, che si è fatta nelle corti e nei castelli: non è un caso che l’uva autoctona da cui nasce il Gavi si chiami Cortese”. E la domenica? “La domenica la festa si farà più popolare, con Gavi animato da degustazioni e buon cibo, fra i bei palazzi del seicento genovese”.

Cogliamo l’occasione per capire come sarà la vendemmia, considerato che siamo ormai a settembre: “l’uva Cortese è piuttosto tardiva, viene vendemmiata nell’ultima settimana di settembre. La fioritura è avvenuta in condizioni climatiche ottimali; poi però sono arrivate le bizzarrie del meteo e Oidio e Peronospera hanno trovato pane per i loro denti. C’è da dire che chi ha saputo trattare le uve e prendere i necessari accorgimenti si trova comunque frutta sana e bei grappoli. Adesso la differenza la faranno queste ultime settimane: se ci sarà sole e buona luce, saremo in grado di conseguire ottimi risultati”.

IL GAVI – Grande bianco piemontese
11 comuni, in un lembo di terra a 30 chilometri dal mare. Qualche numero (negli ultimi 10 anni):
+ 37% di superficie vitata – da 1076 ettari a 1480
+ 47% di bottiglie prodotte – da 8 a 12 milioni (13 milioni previste nel 2014)
+ del 70% della produzione destinato all’export
200 tra produttori, vinificatori e imbottigliatori, soci del Consorzio
50 mln di fatturato delle aziende produttrici
5000 persone impiegate nella filiera

La Doc ha festeggiato proprio nel 2014 i suoi 50 anni di vita.

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