Vini naturali revolution

Un approccio inedito per il loro assaggio. Ne parla Cathy Huyghe di Forbes.

I vini naturali stanno innescando una vera e propria rivoluzione. Non solo per il loro modo di produzione ma anche per l’approccio che propongono.

download

Cathy Huyghe, penna enoica di Forbes, definisce il vino naturale: “di moda, hipster, popolare, attuale, provocante e in grado di focalizzare le attenzioni. Ovvero, in altre parole, tutto quello che brand e stili enologici mondiali vorrebbero poter dichiarare”. Nel suo ultimo articolo (qui) Huyghe sottolinea l’inedito approccio proposto per l’assaggio di questi vini: un approccio innovativo, qualora non anarchico-rivoluzionario, di tipo soggettivo. Uno standard che risulta in completa antitesi rispetto ai quadri organolettici, che da sempre hanno guidato l’analisi sensoriale, promosso in prima istanza da Alice Feiring.

I criteri proposti dalla Feiring – che quest’anno ha presidenziato il concorso per i vini naturali di Vinitaly, Wine Without Walls – sono fattori soggettivi quali impatto emotivo, piacevolezza, trasparenza, equilibrio, senso del luogo e vitalità”.

Un termine, quello di vitalità, su cui si è soffermato anche Asimov, e che avvicina il consumatore finale al prodotto, rompendo barriere che lo rendo distante, elitario, cerebrale.

 

Related Posts

Ultimi Articoli