I vini doc di Sicilia e il Prosecco entrano nella Nomenclatura Combinata europea con un proprio codice

“Una nuova affermazione del Sistema Paese” ha commentato Antonio Rallo, Presidente di UIV.

“I vini doc di Sicilia e il Prosecco entrano nella Nomenclatura Combinata europea con un proprio codice. Un38055 doppio successo per il nostro Paese perché siamo riusciti ad implementare i codici di nomenclatura dei vini italiani, superando l’orientamento comunitario che puntava alla sua riduzione, introducendo due nuove, importanti, aree produttive. Una nuova affermazione del “Sistema Paese” frutto dell’impegno congiunto di Unione Italiana Vini, dei Consorzi e dell’Agenzia delle Dogane che si è dimostrata attenta e sensibile alle nostre istanze e determinata nei confronti delle autorità comunitarie. Una partnership, quella con l’Agenzia delle Dogane, che dovrà proseguire in futuro verso nuovi obiettivi sui quali abbiamo già iniziato a confrontarci”.

Così Antonio Rallo, Presidente Unione Italiana Vini, commenta la nuova proposta della Commissione Europea in materia di Nomenclatura Combinata (NC) del vino che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017, nella quale vengono recepite integralmente le richieste presentate dal nostro Paese. La nomenclatura combinata (NC) dell’Unione Europea, mediante il suo insieme di codici a otto cifre, consente al settore vitivinicolo di accedere ad una serie accurata di dati statistici, che permettono di verificare le performance del comparto nei mercati internazionali e di monitorare i flussi commerciali, dati fondamentali per la pianificazione di strategie su scala internazionale.

“Un grande risultato dopo anni di lavoro che ha visto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fare da raccordo tra tutte le parti interessate e promuovere con successo, nell’ambito del Comitato del codice doganale, l’iniziativa che ha condotto al riconoscimento per i vini italiani (Prosecco e Sicilia) di una specifica classificazione – puntualizza Giuseppe Peleggi, Direttore dell’Agenzia delle Dogane. Questa nuova codificazione consentirà una visione più realistica dei flussi di mercato, sia a livello statistico – in quanto consentirà una valutazione più precisa delle statistiche del commercio e assicurerà un approccio armonizzato per quanto riguarda le classificazioni di questi prodotti da parte dei servizi doganali dei singoli Stati membri – che conoscitivo, di studio e sviluppo delle tendenze dal 1 gennaio 2017. Tale risultato, porterà forti benefici alle imprese nelle analisi dei mercati, nel marketing di prodotto e nella programmazione della produzione non disgiunta dalla maggiore tutela sui mercati esteri che deriverà dalla ‘riconoscibilità doganale’ del prodotto autentico”.

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