Villa della Regina e Castello di Schönbrunn: un gemellaggio reale e brillante, come la Luna.

Il 24 settembre 2016 non sarà solo ricordato come il secondo giorno del Salone del Gusto, in scena quest’anno con una formula rinnovata – on air – ma come una giornata in cui si è siglata un’unione preziosa, che affascinerà gli abitanti delle città coinvolte, gli amanti del vino e della storia. Si tratta del gemellaggio tra la vigna viennese del Castello fiabesco di Schönbrunn e la Vigna Villa della Regina di Torino, già unita con la Confrérie de Montmartre, che gestisce la storica Cuvée du Clos Montmartre di Parigi tutte, Patrimonio UNESCO.

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L’Europa è collaborazione – dice  Monica La Cava, Presidente dell’Associazione Amici di Villa della Regina – ed essere promotori di questi network rende fieri poiché non si tratta solo di unire idealmente importanti città d’Europa, ma anche di un’operazione storica e ambientale, per far sì che patrimoni come quelli delle vigne urbane sopravvivano e restino a disposizione della cittadinanza, sfruttando e valorizzando il richiamo turistico dei contesti in cui sono inserite”. Questo “incontro” oltre ad essere fruttuoso per il turismo, regala una seconda vita ai vini, un tempo prodotti all’interno di queste residenze regie.

Per quanto riguarda Torino la raccolta delle risorse a supporto della dimora è affidata dal 2010 all’Associazione e al Polo Museale del Piemonte affiancati e sostenuti, con coraggio, dall’Azienda Vitivinicola Balbiano, che in 0.81 ht produce 4000 bottiglie annue ca. di Freisa. “Oltre ad essere un privilegio, si tratta di una storia d’amore e di passione per il proprio lavoro e per la Città di Torino – dice Luca Balbano, produttore e Presidente del Consorzio di Tutela delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese – con il percorso di ripristino dei vigneti, iniziato nel 2003, ogni anno al momento della vendemmia si raccolgono uve impregnate da 400 anni di storia che crescono intorno ad un palazzo dalla bellezza regale, un capolavoro Barocco di grande eleganza che domina con superbia la collina della prima capitale d’Italia“.

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Dopo qualche anno lunare e diversi sforzi, Casa Balbiano nel 2011 ha ottenuto l’inserimento del suo Vigna Villa della Regina all’interno dell’area DOC del Freisa di Chieri. Dello stesso fascino e prestigio è il Castello di Schönbrunn che condivide con la Villa della Regina lo stile secentesco rendendolo così una delle più belle attrazioni turistiche della città di Vienna. Fritz Wieninger, Direttore dell’Associazione WienWein, che gestisce la vigna imperiale del palazzo, si ritiene oggi soddisfatto per esser parte integrante di questo network reale. Questo gemellaggio stimola ed avvalora la filosofia del progetto basale dell’Associazione: la promozione e la valorizzazione dei vini viennesi prodotti dalle 6 aziende socie operanti in 700 ettari di vigne della città. In questo scenario ad aumentare il fascino ci pensano le 12 cultivar presenti all’interno del perimetro della vigna del castello e la conseguente ed ulteriore variabile che si aggiunge al concetto di terroir: ogni anno l’elaborazione del vino viene affidata ad uno dei produttori dell’Associazione che a turno si mettono in gioco per offrire, seguendo il proprio stile, un calice figlio della scelta di raccogliere e vinificare insieme, n. delle varietà coltivate. Nel 2012, anno di nascita della prima etichetta, le 530 bottiglie sono il risultato del matrimonio tra le uve Traminer,  Riesling e Pinot grigio.

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Il compito di chiudere la batteria dei pensieri degli attuali governanti delle residenze è stato affidato a Mario Turetta, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte. Quest’ultimo fiducioso di poter allargare presto il network delle vigne urbane, spera di definire anche i vini, ivi prodotti, Patrimonio UNESCO. Un impegno mirabile e brillante, atto a dare il giusto valore a questi luoghi storici. Questo stesso entusiasmo e voglia di crescere si percepiscono anche nelle parole di Luca Balbiano: “Non basta essere la Luna, bisogna anche splendere“. Con gli occhi puntati al cielo, aspettiamo di rimanere accecati dal prossimo mariage royale e i suoi conseguenti ed imponderabili sviluppi.

 

erika_vdrErika Mantovan, sommelier  un po’ caparbia, con carattere deciso, a tratti testarda con una vitalità accesa, fedele in amicizia e spontanea nel raccontare me stessa e le mie passioni. Amo “raccontare” il contenuto delle bottiglie che trovo in una fiera, in un incontro o in un passaparola. Dopo il percorso di studio in Economia, gestione e valorizzazione del turismo mi sono specializzata nel marketing e nella comunicazione off e online svolgendo una Tesi di ricerca in collaborazione con la Camera di commercio di Torino.

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