Truffe agroalimentari: la saga continua fra Roma e Bari

La criminalità organizzata si insedia ovunque: dal settore caseario a quello ortofrutticolo.

Continuano le truffe correlate al settore agroalimentare, che sembra essere sempre più preso di mira dalle organizzazioni criminali. Nello stesso giorno a Roma ed a Bari è avvenuto il sequestro di beni legati al mondo alimentare.
A Roma, in un blitz della Guardia di Finanza, sono stati arrestati dei presunti appartenenti ad un’organizzazione di stampo camorristico di Napoli, collegati al settore ortofrutticolo e caseario.
Contemporaneamente, a Gioia del Colle, i Nas hanno sequestrato 1.300 chili di prodotti caseari, in parte non etichettati, in parte scaduti.

Forte il commento di Coldiretti, da sempre attiva contro la contraffazione agroalimentare: “Dal settore caseario a quello ortofrutticolo la criminalità organizzata investe nell’agroalimentare dove gli interessi si estendono dal campo alla tavola” per un business illegale stimato in 15,4 miliardi… Una attività favorita dalla mancanza di trasparenza nel commercio dei prodotti agroalimentari per i quali non è ancora prevista una capillare tracciabilità con la presenza dell’indicazione di provenienza sulle etichette. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza ed il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti”.

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