Trovino: il paradiso degli enonauti!

Il motore di ricerca vini che compara i prezzi di offerte di vino online.

Avete mai sentito parlare di Trovino? L’avete mai usato? Beh, noi lo troviamo uno strumento utile, funzionale, con 13076931_10154152009847188_8804454013853355764_nun’interfaccia intuitiva e accattivante, un vero paradiso per gli enonauti. Se non avete ancora fatto la sua conoscenza (ma anche se già lo conoscete) leggete qui: ne parliamo con Massimo Martucci, suo ideatore (nonché smanettone del web e appassionato conoscitore di vino).

Come e quando nasce il progetto di Trovino?
“Il progetto nasce nel 2013: avvertivo un’esigenza personale di fare qualcosa di concreto online che andasse oltre al lavoro da dipendente in un’azienda. Prende forma dallo scambio di idee e dal confronto con un paio di ex-colleghi – ai tempi colleghi – in Secondamano, che nelle pause caffè e in alcune cene post lavoro accolgono con entusiasmo i primi spunti focalizzati sulla vendita di vino online. Ma dopo le prime analisi e i primi business plan ci rendiamo conto che attivare un e-commerce è un lavoro troppo grande rispetto alle disponibilità di quel periodo. Inoltre, venendo dal classified (annunci classificati) e avendo già avuto diverse esperienze con aggregatori di annunci, ci viene spontaneo ritenere il modello di comparazione prezzi e di aggregazione di contenuti, un’opportunità più interessante, fruibile e compatibile con la nostra situazione. Io propongo il modello, Claudio Claps ci mette il nome, Alessandro Di Gioia le prime bozze tecnologiche e Giulia Mantuano, la sua compagna, la veste grafica, ma siamo ancora lontani dalla realizzazione. Sarà solo nel 2014, una volta preso in carico oneri e onori, che riuscirò a far diventare questa idea e questo concept tecnologico un progetto vero prima (aprile) e un sito/servizio online dopo (luglio), grazie anche alla collaborazione tecnica con Giampaolo Gabba, che in pochi mesi è riuscito nell’impresa di creare Trovino seguendo le numerose indicazioni e richieste”.

Di cosa si tratta? Quali sono gli aspetti “innovativi”?
“Trovino è un motore di ricerca vini con funzione di comparazione prezzi di offerte di vino online. Offerte che vengono recuperate mediante feed o spider dalle enoteche online, club o negozi di vino e-commerce.
Trovino sceenshotTrovino non è un progetto innovativo in senso stretto, in quanto il modello funzionale e di business era già consolidato, sia in altri settori che nel mondo del vino. Diciamo che a mio avviso c’era spazio per fare qualcosa di più ricco (almeno sul panorama italiano) e più vicino agli utenti sia in termini di utilizzo che di informazioni. Dalla grafica molto vinosa all’esperienza utente (ricerca con più filtri, responsive da subito), alla ricchezza di funzioni per gli utenti (salvare le ricerche, condividere le offerte, salvare i vini preferiti per avere listati personalizzati) fino ad un format informativo di tutto rispetto (dai canali Social al Blog), adatto soprattutto ad un pubblico di curiosi e neofiti, ma papabile anche per un pubblico più esperto (sul Blog oltre a me e Matteo Luca Brilli da poco è entrato anche Augusto Gentilli).  Sul lato professionisti,  nel corso del tempo abbiamo invece cercato di aumentare le opportunità di visibilità e traffico per enoteche e operatori del settore. Dai box pubblicitari presenti da subito, all’ Area Clienti completa di tutte le informazioni necessarie per monitorare l’andamento del negozio su Trovino, per finire con la VetrinaTOP, una pagina esclusiva e dedicata ad un singolo negozio, che contiene una promo speciale su tutti o una parte dei vini in vendita presso quel particolare negozio. In definitiva un servizio di visibilità e business in più per il negozio, ma anche una bella opportunità di risparmio per i nostri utenti”.

In molti dicono che l’e-commerce del vino non dà ancora i risultati attesi. Cosa ne pensi? Che numeri registri? Qual è la tua percezione dell’interesse degli internauti verso l’acquisto di vino online?
“Concordo con la prima affermazione, ma è la stessa cosa che si diceva qualche anno fa sull’e-commerce in generale. Anche recenti studi di settore parlano di un modesto 0.2% come penetrazione dell’online sulla vendita totale di vino al consumatore finale, una tra le più basse al mondo. I problemi sono sempre i soliti: incidenza spese di spedizione, peculiarità del prodotto, mancanza di un vero leader di settore, problemi con le accise per la vendita diretta all’estero, abitudini culturali (es. i pagamenti con carte di credito) e così via. Ma di contro è pur vero che quello del vino è un settore in fermento, dove ci sono ancora molti margini di miglioramento sia a livello marketing e comunicazione che a livello commerciale e di innovazione tecnologica. Come si diceva prima, dopo le resistenze iniziali, l’e-commerce sta crescendo tanto in generale (turismo, elettronica, abbigliamento) e comincia a portare dei risultati soddisfacenti anche nel mondo del vino, anche se i margini non sono sempre adeguati e coerenti con gli investimenti fatti. Ma del resto, per ogni investimento, ci vuole tempo per raccogliere i frutti e ci sarà bisogno anche dell’aiuto delle istituzioni per poter fare un salto di qualità ulteriore.
A livello di numeri registro un interesse crescente e costante, anche se influenzato dalla stagionalità, che rispetto alle mie aspettative iniziali vedo che ha un peso non trascurabile. Mi sembra in ogni caso che gli utenti siano interessati a vedere cosa c’è online e come possono avvicinarsi al mondo del vino, sia in termini di informazioni sia in termini di opportunità di acquisto. E credo che da questo punto di vista, siti di comparazione e ricerca, con il supporto di un blog informativo, possano ancora dare una mano agli utenti per orientarsi nel mare magnum del web, ritagliandosi uno spazio importante nel cuore e nelle abitudini degli internauti, grazie anche a strumenti immediati da utilizzare, che parlano agli utenti in modo semplice, chiaro, senza troppi sofismi o atteggiamenti elitari”.

Quali sono i prodotti che riscuotono un maggiore successo, in termini di ricerche?
“Non è semplice rispondere a questa domanda perché le statistiche e le metriche a disposizione sono veramente tante e orientarsi non è sempre immediato. Posso dire che i vini più cliccati da inizio anno sono stati il Verdicchio Castelli di Jesi Verde Cà Ruptae di Moncaro, il Barolo 2011 di Bartolo Mascarello e Barolo Brunate 2011 di Giuseppe Rinaldi. Che Champagne è la tipologia più visitata, che Amarone della Valpolicella e Gewurztraminer sono vini molto cercati”.

Ci sai dare un profilo degli utenti che navigano sul tuo sito?
“C’è un po’ di tutto. Ci sono sicuramente blogger, giornalisti, addetti ai lavori e produttori, un po’ per passione e desiderio di acquisto, un po’ per tenere d’occhio la concorrenza. E poi ci sono tanti eno-curiosi che cercano su Google un vino o che si sono affezionati ai nostri colori. Gli utenti cercano il vino per la serata, per le feste, per le occasioni con amici e parenti.  Aggiungo una cosa che non ho detto all’inizio. Trovino è nato per condividere esperienze ed emozioni. Attraverso i la ricerca dei vini sicuramente, e attraverso i tanti suggerimenti e racconti che facciamo sul Blog. Perché come sappiamo il vino è un prodotto magico, misterioso, vivo e in grado di evolvere nel tempo. Assaggiare vini è un’esperienza dalle tante sfumature, dalle tante interpretazioni, dalle tante chiavi di lettura, molto personale, in grado di evocare ricordi, di narrare storie che hanno a che fare con la terra, con la natura, con il lavoro dell’uomo, con la storia dell’umanità. Una bevanda nata per la condivisione di un momento, che sia importante o di evasione. Ho sempre risposto al motto Bere per dimenticare con quello di Bere per ricordare: forse sono state proprio queste parole ad ispirarmi fin dall’inizio…”

Ovviamente ecco il link: www.trovino.itBuona navigazione!

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