Summa. Il bilancio dell’edizione 2016

Tre giorni di degustazioni biologiche e biodinamiche a Magrè, ospiti della famiglia Lageder.

Summa. Un  evento decisamente all’altezza. Quando si dice nomen omen…

Per chi non lo sapesse Summa è l’evento che la storica famiglia di Alois Lageder tiene nella sua tenuta a Magré (BZ) da diciotto anni a questa parte. Un’occasione che nasce come incontro conviviale fra produttori amici dei Lageder e dove l’atmosfera è degna del migliore Decamerone. Solo che qui a far da sfondo non sono sinuose colline toscane ma nitide cime montane.

Tre giorni di degustazioni biologiche e biodinamiche a passo d’uomo nei saloni decorati di Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, che  valgono bene una visita. L’altezza cui allude Summa non riguarda infatti solo la location, ma anche il tipo di assaggi enoici proposti, che radunano alcuni dei migliori campioni italiani oltre ad una attenta selezione di produttori europei – Austria e Germania in primis – e qualche sconfinamento oltre oceano, fra Australia e Nuova Zelanda.

Le degustazioni al banchetto sono comode: c’è spazio per appoggiare il bicchiere e a far da sottofondo alla chiacchierata col produttore è un gentile brusio nonostante i 2.500 visitatori registrati quest’anno. Oltre alle cinquanta aziende presenti, il programma prevedeva verticali e giri in cantina, seminari e un confronto rivelatore fra i vari tipi di bicchiere in collaborazione con Riedel.

Alla mia prima esperienza a Summa il bilancio degli assaggi e degli incontri è decisamente felice: qualche volto e vino già amico (Villa Caviciana, Capannelle, Cefalicchio e Anselmi) nuove interessanti conversazioni nonché scoperte (Bragato e Caiarossa, Dr. Bürklin-Wolf e La Raja), la selezione di olii, la serata blues dove anche i colleghi apparentemente più ingessati si rilassano e un’offerta gastronomica che tiene il passo col calice –  e che appare tanto più evidente se raffrontata al susseguente Vinitaly dove, a parte rare eccezioni (ne riparliamo), si mangia maluccio e in piedi.

Infine, piace anche il lato sostenibile – l’evento gode del patrocinio green event – e quello benefico che quest’anno devolverà 15 mila euro a favore della Casa della Solidarietà di Bressanone.

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