Pronti allo shopping natalizio? Piccola guida per un eno-shopping intelligente!

Qualche consiglio a partire dal quadrato semiotico dei wine lovers.

Manca un mese a Natale. Pronti ad entrare nel tunnel di regali, strenne, eccetera eccetera? Ecco qualche consiglio per uscirne indenni e per non ritrovarsi come tutti gli anni (e ve lo dice una abitué del triathlon dello shopping) a correre come pazzi il pomeriggio della Vigilia. Piccola guida per un eno-shopping intelligente!

Partiamo dal quadrato semiotico che un paio di Vinitaly fa venne presentato dall’istituto di ricerche di mercato Sqadrati, di Milano, su commissione di Bosco Viticoltori. Ho sempre pensato che forse, con le dovute accortezze, prima o poi mi sarebbe tornato utile. Et voilà.

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Chi è il destinatario del vostro regalo?

UN RADICAL (ovvero il vino deve essere genuino)
Non avete che l’imbarazzo della scelta: fare un regalo all’amico o parente “wine radical” tutto sommato è piuttosto semplice. Ad esempio un libro, come Vignaioli e Vini d’Italia 2016, scritto dalla coppia Ferraro/Gardini. C’è un po’ di tutto, ma anche storie di piccoli vignaioli che possono essere considerati veri artigiani di questo prodotto. Magari potete abbinarlo ad un vino dei produttori citati: io vi consiglio Damjian Podversic, un po’ artista, un po’ anticonformista, sicuramente un grande vignaiolo, i suoi vini bianchi da lunga macerazione sulle bucce sono prodotti unici e affascinanti.  Oppure potete affidarvi alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti): questo fine settimana si terrà il loro Mercatino a Piacenza (28/29 novembre), con tante cantine provenienti da tutta Italia. O ancora, se il vostro Radical è anche appassionato di Pinot Nero, questo è un vino che lo lascerà a bocca aperta: il Ventisei, dell’azienda Il Rio,  prodotto nel Mugello (ne avevamo parlato qui tempo fa).

UN ENOSNOB (cioè incontro fra sacro e cultura)
L’enosnob, ovviamente, lo si fa felice con un budget più elevato. A voler andare sul sicuro, la scelta più azzeccata potrebbe essere uno dei big della nostra enologia, vini che hanno fatto la storia e che fanno brillare gli occhi di tutti gli appassionati di vino, di questi in particolare: un Tignanello, Ornellaia, Sassicaia, Masseto… Ma a voler rientrare in una spesa più contenuta, va bene anche una bella bottiglia di spumante (direi un Metodo Classico, possibilmente qualche maison di spicco). Ovviamente, con tanto di bella scatola in legno logata. Ben gradito è anche il kit della sommellerie, ma accertatevi che non ne abbia già una dozzina nella sua cantina.

UN “PANE AL PANE” (abbasso gli eno-fighetti)
Il vino? si beve! Senza tanti fronzoli! Non è facile trovare un bel regalo per questa tipologia di amici o cari. Qui siamo nella sfera dei compratori di bag in box, coloro che bevono vino e lo gradiscono, ma non si perdono dietro a tante chiacchiere. Una cassa di vino “quotidiano”, quei vini gradevoli e che si bevono bene senza che necessariamente ci sia un’occasione speciale, è sicuramente una buona scelta: ad esempio una bella Schiava altoatesina o un Barco Reale Doc della zona di Carmignano, o ancora un bel cesto con Vin Santo e cantucci (freschi, please!). Un’altra idea è un voucher cena in qualche ristorante della vostra zona, purché non sia troppo fighetto: meglio una bella trattoria, dove si mangia e si beve bene, in un ambiente familiare e accogliente (l’Italia è piena di posti simili).

UN SOCIALITE (il vino è socialità)
In questo caso, la strada più azzeccata è pensare ad un bell’evento, di vino ovviamente. Ad esempio potete regalare uno Smartbox o simili per una cena o ancora meglio una degustazione, di solito per due persone. Oppure un ticket per accedere ad una degustazione che si terrà nella vostra città o ancora un mini-corso di vino, per approfondire la conoscenza di questo prodotto e al tempo stesso fare amicizie con nuove persone con cui condividere la stessa passione. Oppure la visita ad una “cantina d’autore”: potete trovare qualche spunto interessante qui, a proposito di alcune strutture fra Toscana e Umbria. La parola d’ordine è “socialità”!

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