Novara: fra vini, colline, il Lago Maggiore e la città

Una zona del Piemonte tutta da vedere e godere!

baraggia_novarese113 700xQuella del Piemonte è certamente una delle regioni italiane più vocate alla produzione enologica, un territorio che sembra essere nato per produrre vino e che lo fa da sempre.

La produzione vitivinicola nelle Colline Novaresi, ad esempio, ha un’origine 2658antichissima che risale fino all’epoca pre-romana. Questa sua vocazione il territorio di Novara l’ha coltivata e custodita fino ad oggi: è qui che si trovano ben 9 Città del Vino ed è qui che si respira profumo di tradizioni popolari e i produttori coltivano con passione e dedizione le loro vigne. Un lavoro che negli anni è stato riconosciuto e premiato.

Nel 1969 i vini Boca, Fara, Ghemme e Sizzano si sono guadagnati la Denominazione d’Origini Controllata, premio della loro alta qualità e segno distintivo della loro provenienza da vitigni tipici della zona novarese. Il vitigno principe di questo territorio è il Nebbiolo, che si guadagna un posto in tutte le Doc e che contraddistingue la regione.nokia

Nel 1994, poi, è stata istituita la Doc Colline Novaresi; una zona di produzione che forma una specie di quadrilatero e che include ben venticinque comuni, dando i natali a sette diverse tipologie: Colline Novaresi, Colline Novaresi Bianco, Colline Novaresi Nebbiolo, Colline Novaresi Uva Rara, Colline Novaresi Vespolina, Colline Novaresi Croatina e Colline Novaresi Barbera.

Ciliegina sulla torta di questo territorio dove il vino è il protagonista indiscusso, nel 1997 il Ghemme Doc ha ottenuto il riconoscimento della Docg.

Spostandosi un po’ a nord di Novara, sulle rive del Lago Maggiore, troviamo la Verbania con la sua Valli Ossolane Doc, nelle varianti, rosso, Nebbiolo, Nebbiolo Superiore e bianco; mentre, più a ovest di Novara, degna di nota è la zona di Vercelli e quella di Biella con l’Erbaluce di Caluso Docg, il Gattinara Docg, il Bramaterra Doc, Lessana Doc, Canavese e Coste del Sesia.

Finita la doverosa carrellata di denominazioni della zona, andiamo adesso a vedere quali sono i luoghi più significativi e affascinanti da non perdere di Novara.

Spesso pensata nell’immaginario collettivo come una cittadina prettamente industriale e quindi di poco interesse turistico, novaradobbiamo invece dire che il centro storico della città piemontese è ricchissimo di cose da vedere.

EPSON DSC pictureSituata proprio a metà tra Torino e Milano, Novara è ricca di palazzi religiosi, tra i quali meritevoli di una visita sono: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Basilica di San Gaudenzio, divenuta simbolo della città con la sua maestosa Cupola  dell’Antonelli, la Chiesa di San Marco, ad una manciata di metri da Corso Italia e la Chiesa di Ognissanti, di antica costruzione romanica.

Molti, poi, gli imponenti palazzi storici situati qua e là per le vie del centro: come il Palazzo Tornielli Bellini e il Palazzo Natta Isola.teatro_coccia Altre due tappe d’obbligo sono poi il Teatro Coccia, un grande edificio in stile neoclassico, trampolino di lancio di molti tra i più grandi attori di teatro e il Biscottificio Camporelli, famosissimo per i biscotti novaresi.

CANTINE

Cantina Coluè

Cuvage

Tenuta Tenaglia

Villa Remotti

Related Posts

Ultimi Articoli