Langhe-Roero e Monferrato entrano nel patrimonio Unesco

Langhe-Roero e Monferrato patrimonio UnescoCon questo riconoscimento l’Italia raggiunge quota 50 e può finalmente vantare il primo paesaggio vinicolo italiano riconosciuto patrimonio Unesco: Langhe –Roero e Monferrato

Monferrato ora patrimonio UnescoLa svolta è arrivata domenica mattina e interessa 29 comuni all’interno delle province di Alessandria, Asti e Cuneo per un totale di 10.789 ettari: un territorio che ha fatto del vino la sua matrice identitaria.

La candidatura in qualità di “paesaggio culturale” ha valorizzato proprio questa secolare unione di azione umana e natura, attraverso sei componenti di cui quattro insistono sull’inseparabile legame fra vitigno, terroir e sistema di vinificazione e sulle eccellenze che questo connubio ha saputo produrre: la Langa con il Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante. Le altre due componenti includono il castello di Grinzane Cavour, dimora del conte Camillo Benso che qui avviò i primi studi per migliorare le tecniche di produzione dei vini rossi locali e che ospita oggi uno dei più interessanti musei etnografici legati alla vitivinicoltura oltre ad una delle maggiori collezioni ampelografiche europee, e gli “infernot”, manufatti scavati nella pietra da Cantoni e destinati alla conservazione dei vini a livello familiare. Andrea Ferrero Direttore Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e RoeroL’iter, iniziato undici anni fa, non è stato facile ma, come i grandi vini prodotti in questa zona, ha richiesto costanza e fermezza. Solo così si è giunti finalmente al riconoscimento del territorio delle Langhe-Roero e Monferrato come sito Unesco, il cinquantesimo in Italia e il primo del Belpaese ad esserne insignito in qualità di paesaggio vinicolo.

Dalle parole di Andrea Ferrero, direttore del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, emerge grande soddisfazione per l’obiettivo realizzato e per ciò che esso significa: “nei siti che entrano a far parte del World Heritage List si registra un aumento del 30% nei flussi turistici. Noi puntiamo ad un turismo di qualità dove il binomio Unesco e vino agiscano in sinergia”. “Sarà inoltre necessario sviluppare una “coscienza” in merito” prosegue Ferrero “prendendo atto di ciò che questo riconoscimento comporta”.

Langhe patrimonio culturale Unesco E mentre ancora si festeggia, già si profilano all’orizzonte i progetti futuri, fra cui l’Expo 2015 e in particolare il Padiglione del Vino dove sarà proprio la regione Piemonte a gestire un forum con tutti gli altri paesaggi vitivinicoli del mondo riconosciuti patrimonio Unesco per tracciare assieme delle idonee strategie di valorizzazione.

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