La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene prende per mano l’enoturista e lo conduce verso la vera bellezza

Cru prestigiosi, antichi castelli, ville aristocratiche, remoti monumenti, edifici sacri, antiche sorgenti termali…

Grappolo di Glera  credits: Mionetto
Grappolo di Glera
credits: Mionetto

Mai come in questi ultimi anni il “Prosecco Style” sta trionfando sulle tavole e negli aperitivi di mezzo mondo. Parliamo delle bollicine fresche e facilmente approcciabili del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Docg che nasce principalmente dal vitigno Glera sulle colline ricamate della provincia di Treviso.
I comuni della Denominazione sono: Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto.
Una zona che rientra a pieno diritto nella “tentative list” dei siti italiani candidati a diventare patrimonio Unesco.
I requisiti, stabiliti dalla candidatura, che potrete aspettarvi di trovare andando di persona nel terroir di queste bollicine, sono:

1 – la presenza di una civiltà e cultura materiale ancora vitale, legata alla coltivazione della vite, attività che risale a più di 1.000 anni fa;
2 – la forte interazione tra l’uomo e l’ambiente particolarmente fragile che ha consentito di preservare un sistema paesaggistico unico e particolarmente integro;
3 – il legame tra queste colline e le opere di artisti di indiscutibile valore, come Bellini e Cima da Conegliano, i principali maestri del Rinascimento italiano

La mappa della Docg
La mappa della Docg

La rotta sulla Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene e il ruolo di primissimo piano del Consorzio di Tutela, che qui è davvero un garante di seria operatività e promozione su scala mondiale, prendono per mano l’enoturista e lo conducono verso le attrattive storico-artistiche e i cru più prestigiosi (alzi la mano chi non ha mai perlomeno sentito menzionare la zona del Cartizze).
Tra una collina e l’altra i filari delle “Rive” appaiono ordinati e verdissimi, in primavera e in estate si stagliano su un cielo azzurro dando vita a passaggi cicloturistici ed escursionistici di rara bellezza.
La presenza dell’uomo è in ogni filare di Glera, ma anche dei locali Verdiso, Perera e Bianchetta, per arrivare agli internazionali e preziosi Pinot e Chardonnay, che hanno il compito di completare un bouquet organolettico accattivante, fresco, elegante e armonico.
La Strada è punteggiata di tanto in tanto da antichi castelli, ville aristocratiche, remoti monumenti, edifici sacri, antiche sorgenti termali.

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Presente anche a Expo, con una bella visibilità sia all’interno del Padiglione Eataly che nel Padiglione Vino, questo Prosecco continua ad essere una garanzia per il fatturato e per il nostro export, confermandosi anno dopo anno uno dei prodotti più apprezzati in giro per il mondo. A New York e a Tokyo lo amano nell’ora dell’aperitivo, indentificandolo con uno stile tipicamente tricolore dove ogni calice è “icona del made in Italy e sintesi della viticoltura fatta a mano”.
In Italia lo potrete apprezzare tranquillamente a tutto pasto, con risotti o carni bianche nelle gustose ricette locali, e con gli ortaggi tipici della stagione più calde. Ma non sarà raro trovarlo proposto con la soppressa, il salume rappresentativo della zona, e con i formaggi locali, non troppo stagionati.
Infine potrete provarele bollicine trevigiane in abbinamento al pesce. Molto di moda e “smart” è il binomio Prosecco-Sushi o comunque cruditè di mare, in grado di sorprendere i palati più aperti alle contaminazioni.

Percorsi e itinerari, gli ultimi eventi aggiornati da segnare in agenda, i dettagli sulla Prosecchissima, la Centomiglia e le mappe con le cantine associate, sono su: www.coneglianovaldobbiadene.it

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