Degustando: la prima volta con un Perricone

Vini siciliani in degustazione. Assolutamente da provare e amare: Perricone Vigna del Core 2013, di Feudo Montoni.

Spesso lavoro e piacere si confondono, soprattutto se parliamo di vino. Ecco che gli amici ti odiano20150423_212133 perché non ti puoi bere un bicchiere in pace senza dover scovare sentori e profumi, il fidanzato/a non ne può più di accompagnarti a fare shopping di bottiglie o visite alle cantine (ma una settimana di relax al mare mai?), i parenti sono da tempo alla ricerca di “uno bravo” che possa curare il tuo problema (problema?). Ma è così, e chi lavora in questo settore lo sa bene.

L’altra sera mi chiama una collega: “c’è una degustazione di vini siciliani..”, mezz’ora dopo eravamo entrambe sedute in enoteca e facevamo la danza del vino nei bicchieri. Ci sono cose a cui non puoi dire di no: “vino” è la prima, “Sicilia” è la seconda. Messi insieme… beh… come fai a tirarti indietro?!

Di ritorno, facendo un bilancio, ho pensato che ci fosse un vino in particolare che mi era rimasto in testa. Non è l’unico della serata, ma lui più di altri mi ha colpito molto: si chiama Perricone Vigna del Core 2013, di Feudo MontoniAmmettendo l’ignoranza, era la prima volta che mi bevevo un Perricone. Questo, in particolare, viene prodotto nella zona di Agrigento, ad un altezza di circa 600 metri sul livello del mare. Pare non sia un vitigno semplice da lavorare, ma se questi sono i risultati credo ne valga la pena. Io che ho un rapporto un po’ particolare con i vini siciliani, ho provato subito affetto per questo prodotto. Un naso di mora e di prugna, velato da sentori speziati estremamente eleganti, che trova ottima corrispondenza al palato, con un tannino solido e morbido, presente ma con garbo, una bella ampiezza, media freschezza e un lungo finale. Un vino già buono adesso, dotato di quella “complessità semplice” o “semplicità complessa” che tanto mi piace e mi affascina, ma che forse fra qualche anno potrebbe essere ancora meglio. E se ci aggiungiamo anche che è biologico e che il costo in enoteca si aggira intorno alle 16€, il quadro diventa ancora più interessante. Assolutamente consigliato.

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