Il mercato enoturistico in Italia

Quali sono le etichette più conosciute in ambito enoturistico?

La crisi economica che dura da diversi anni sembra risparmiare sistematicamente il settore enoico. Le cantine sono aggiornate, investono di più in termini di visibilità e qualità. E cresce il numero degli appassionati che organizzano vacanze enoturistiche nel nostro paese.
Una ulteriore conferma di ciò arriva da Liv-Ex, la piattaforma londinese nota per essere il primo mercato globale per produttori e acquirenti di vino. Si tratta in pratica di un mercato borsistico con sede a Londra che monitora l’andamento dei dati di consumo nel mondo enoico.
Dove sta la notizia che riguarda il nostro paese?
L’Italia, osservata nel decennio 2006-2016, ne esce più che bene. Per numero di etichette, il nostro paese ha registrato una crescita del +534%, ovvero è passata da 61 etichette scambiate proprio su Liv-Ex nel 2006 alle 387 dell’ultimo anno.

Il dato positivo coinvolge il contesto del wine lover perché sempre più appassionato di ciò che consuma, ma soprattutto del contesto dal quale deriva. Non a caso i vini sulla vetta della classifica sono i rinomati Gaja, Sassicaia (della Tenuta San Guido), Masseto, Conterno e Tignanello. Queste etichette sono infatti le più conosciute anche sotto il profilo enoturistico: tra le prime ad aver aperto le loro cantine al pubblico, hanno saputo vendere un territorio, il sapore e il profumo di una regione in una solo bottiglia, una sola etichetta appunto.
Ecco che il successo in vigna si trasforma nel segno di una freccia che vola alto, non solo nei grafici Liv-Ex ma anche nelle statistiche del turismo del nostro paese.

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