Finalmente la Tunisia ha la sua Strada del Vino

Un passo nella realizzazione dell’itinerario turistico-culturale intitolato all’agronomo Magon.

Adesso anche la Tunisia ha la sua Strada del Vino. Un risultato importante, raggiunto con la nascita dell’associazione “Route des vins – Iter Vitis Magon” , approvata dalla Camera dei produttori di vino (Chambre syndicale nationale des producteurs des vins, bières et alcools) presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi.

Costituita nell’ambito del progetto Magon Italia – Tunisia, la Strada del Vino rappresenta un passaggio fondamentale nella realizzazione di un itinerario turistico-culturale incentrato sulla combinazione tra patrimonio archeologico e tradizioni enogastronomiche. Intitolato all’agronomo cartaginese Magon che, con il suo trattato di agronomia diviso in 28 volumi, ha costituito nei secoli una delle fonti più autorevoli in materia, il tragitto prevede un tour turistico-culturale indirizzato a congiungere i siti archeologici esistenti di origine fenicia e punica in Tunisia ed in Sicilia, con una particolare attenzione al contributo di questa civiltà alla crescita della viticoltura mediterranea.

Un itinerario che, per la prima volta in un paese musulmano, si ispira alla cultura del vino e ne riconosce il valore di radice comune, di punto di contatto. E se in Tunisia il percorso designato è quello tra Cartagine e Capo Bon (compresi i siti archeologici di Cartagine e Kerkouane, i musei Bardo e Nabeul, le zone DOC: Grand Cru Mornag, Mornag, Sidi Salem, Kélibia), in Sicilia le zone archeologiche di interesse sono i siti Selinunte e Chora (tra cui figurano il Monte Adranone e il Museo di Sambuca, le aree della Strada del Vino “Terre Sicane” Menfi, Sambuca, e Santa Margherita Belice).

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