Enoturismo in crescita in tutta Italia

Stando ai dati forniti dal XIII Osservatorio, ottimi risultati per Strade e Città del Vino che, però, peccano in fatto di comunicazione ed autopromozione digitale

Enoturismo in forte crescita nei territori a vocazione vitivinicola di tutta la penisola. Secondo quanto emerso, infatti, dal XIII Osservatorio del Turismo del Vino di Città del Vino/Università di Salerno oltre il 90% delle Strade e le Città del Vino presentano per il 2016 un fatturato ed un numero di arrivi del turismo enogastronomico pari o superiori al 2015, anno in cui sono stati registrati 14 milioni gli accessi e 3 miliardi di euro come volume d’affari.

I dati dello studio sono stati presentati in anteprima alla Bit Milano, 52/a edizione della Borsa Internazionale del Turismo, presso l’area della Regione Sicilia. Risultati indubbiamente importanti e che, come evidenzia Giuseppe Festa del corso in Wine Business dell’Università di Salerno, riguardano i 116 Comuni (il 27,62% di 420 Città del Vino) e le 25 Strade del Vino su 133 (il 18,80%) che hanno partecipato al sondaggio.

Stando ai dati del Rapporto, l’imposta di soggiorno, laddove è applicata, è sempre impiegata in servizi enoturistici in 1 Comune su 4 o in progetti per migliorare l’accoglienza ed i servizi in 6 Città del Vino su 10.
“Le buoni relazioni fanno bene all’economia – ha precisato Floriano Zambon, presidente dell’Associazione Città del vino- e quindi ai servizi e alle tasse locali, che come evidenzia il nostro Osservatorio vengono spesso reinvestite proprio nel turismo del vino”.

Agli ottimi risultati fanno, tuttavia, da contraltare i dati relativi all’aspetto comunicativo: il 4% dei circuiti enoturistici è sprovvisto di un sito Internet e solo il 24% delle Strade si è dotata di una App utile per smartphone.
I dati completi dell’Osservatorio verranno presentati nel corso della Convention di Primavera delle Città del Vino, dal 22 al 25 giugno in Umbria.

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