Cotarella: “Sulla vendemmia 2017 non bisogna indorare la pillola”

 

Ancora è molto presto per parlare di bilanci sulla vendemmia, in diversi territori si è appena iniziato a raccogliere le uve, eppure c’è chi ha voluto fin d’ora dire la sua, senza edulcorare la situazione, scegliendo anzi una schiettezza che non mancherà di suscitare qualche reazione tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Il portavoce non è ceto uno qualsiasi, bensì il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella: “Parlare di questa stagione mi mette tanta tristezza. Ad oggi la vendemmia registra dati negativi in tutte le regioni e la situazione è ancora più pesante del -24% che abbiamo stimato qualche giorno fa. Aborro quando sento alcuni colleghi parlare di annata del secolo, è un’annata povera anche sul piano qualitativo: gli enologi non devono seguire logiche di mercato né cercare di indorare la pillola, non è utile per nessuno”, ha detto qualche giorno fa a Camerano, nell’anconetano,  durante un convegno organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini in occasione dei 50 anni della Doc del Rosso Conero. Cotarella ha poi aggiunto subito: “Il mio non è un de profundis e sono tutto meno che catastrofista, ma la situazione è questa e vi posso garantire che in Spagna e in Francia lo scenario è simile. In questo momento, a fronte di un innalzamento del grado zuccherino, riscontriamo comunque un’altissima acidità. E questo è molto anomalo”.

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