Donne, giovani e laureati: il cuore pulsante del distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore

Il valore di un prodotto è il valore di chi lo fa.

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Notizie “rosa” nel distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore: non si parla di gossip ma della presenza in percentuale di quote rosa assorbite occupazionalmente dal comparto. A dirlo è il Consorzio di Tutela insieme ai dati del nuovo Rapporto del Centro Studi del Distretto, relativo all’anno 2013.
Ottime notizie che in periodi “di magra” fanno molto piacere anche solo da leggere. Il tasso di occupazione giovanile è pari al 45,6% del totale; le donne raggiungno il 40,7% tra gli under 40 impiegati nelle 170 case spumantistiche della Docg.
Ci sono i presupposti per guardare al futuro con ottimismo: il Consorzio dice i dati 2014 faranno rilevare ancora un’espansione delle vendite prossima al 5%.
Analizzando più da vicino i numeri, si vede che è alta la percentuale di giovani under 40 che ricoprono il ruolo di titolare o co-titolare: il 32,9% sul totale aziendale; guardando al ruolo di responsabile export, invece, i giovani occupati sono il 47,9%. Da ultimo, i direttori commerciali sotto i quarant’anni sono il 21,9%.
E una volta tanto anche l’istruzione e un’adeguata formazione sembrano pagare, giacchè la maggioranza delle aziende ha al suo interno giovani con preparazione universitaria (58,7%). “Questi dati ci fanno capire come quella del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sia una denominazione in cui non contano solo le percentuali di crescita, i fatturati e le esportazioni in continua espansione – afferma il presidente del conegliano vigneConsorzio di Tutela, Innocente Nardi -. Nel corso del 2013, la dimensione dell’offerta del Conegliano Valdobbiadene ha raggiunto un valore stimato alla produzione pari a 362,2 milioni di euro e il mercato internazionale dello Spumante Docg ha ottenuto un nuovo massimo con un valore della produzione pari a 132,2 milioni di euro. Dietro tutto questo pero’ c’e’ un elemento fondamentale: il creare valore per il territorio che si traduce in occupazione, indotto legato al turismo, tutela e valorizzazione dell’ambiente”.

La ricetta della sinergia strettissima col territorio, dunque, funziona: negli ultimi 10 anni il trend e’ stato in costante ascesa. Merito di un prodotto versatile e dall’ottima beva in molteplici occasioni e contesti. Merito anche del “capitale umano” che gli gira attorno.

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