E’ polemica sulle tariffe stabilite da Veronafiere. Il NO dai principali Consorzi vitivinicoli italiani.
IL NO DEI CONSORZI
Expo 2015, la data di inizio è sempre più vicina ma all’ombra della Madonnina non si smette di discutere e sollevare qualche polemica. L’ultima in ordine di tempo è piuttosto clamorosa e riguarda il Padiglione Vino, che ha appena incassato il NO dei maggiori Consorzi vitivinicoli del Paese. Questo significa che il progetto “Biblioteca del Vino”, che finora ha promesso la presentazione di oltre 1000 etichette, il meglio della nostra enologia, potrebbe rimanere a corto di vini e marchi importanti come Barolo, Dolcetto, Asti, Franciacorta, Brunello.
Il motivo, si rende noto, è semplice: partecipare a Expo costa troppo. Così i grandi Consorzi forse saranno presenti al di fuori degli spazi espositivi. Quest’ultimo aspetto è però ancora “in cantiere”. Intanto, di certo c’è che le tariffe – stabilite da Veronafiere su mandato del Ministero dell’Agricoltura – non sono andate proprio giù.
QUANTI SOLDI SERVONO?
Il manager dell’Ente fieristico veronese, Gianni Bruno, si difende: “le tariffe sono sottocosto, con 3.500 € si può essere presenti a Expo. Per partecipare alla fiera di Hong Kong occorrono 500 € per soli 3 giorni”.
La replica dei Consorzi è però puntuale: secondo il progetto dell’Expo, oltre agli spazi bisognerà fornire bottiglie e prenotare wine dispenser, e tutto questo può far lievitare notevolmente i costi, arrivando anche a 500 mila € o più. Dal Consorzio del Brunello fanno notare: “non riusciamo a sostenere il costo che ci hanno chiesto, ovvero 250mila euro. Stiamo perciò valutando di restare solo qualche mese e poi spostarci in uno spazio esterno. Oppure entrare nel Padiglione Toscana”, sottolinea il Coordinatore Giampiero Pazzaglia.
Finora dunque i malumori e le polemiche non mancano, e più che un’unione d’intenti si sta palesando ancora tanta frammentazione. I prossimi mesi saranno decisivi e l’incognita-Consorzi oggi è più accesa che mai. Cosa succederà? Ci sarà qualche “contromossa” fattiva da parte dell’Ente Fieristico per recuperare le adesioni? Staremo a vedere…
