Assunzioni, pagamenti, contributi e licenziamenti dei lavoratori stagionali in vigna

Come usare la tecnologia informatica per superare le barriere imposte dalla nuova fiscalità e sfruttare applicazioni avanzate per migliorare il lavoro in vigna?

Prima che la “Manovra d’Estate” del 2008 facesse cadere alcuni vincoli imposti dal precedente decreto legislativoimmagine2 231/2007 sull’antiriciclaggio, molte aziende vitivinicole si trovarono in grosse difficoltà per riuscire a pagare i propri dipendenti giornalieri o settimanali con strumenti al di fuori di quelli bancari (cioè non in contanti). In pratica, la circolazione del contante ancora oggi è un grosso problema, sotto vari punti di vista.

Come si può usare la tecnologia informatica per riuscire a superare le barriere imposte dalla nuova fiscalità e sfruttare applicazioni avanzate per migliorare il lavoro in vigna? Vediamo.

Indipendentemente dai problemi causati dalla impossibilità di usare il contante, quando a fine giornata, o a fine settimana, gli operai che lavorano in vigna si presentano per la riscossione della paga, il pagamento in contanti prevede una tenuta molto precisa della contabilità della cassa, nonché la “pericolosa” presenza di tanto contante in azienda. Inoltre, se per lavori di un certa difficoltà vengono chiamati molti operai anche in un solo giorno, non è raro vedere, a fine giornata, la coda di persone in attesa di avere regolata la loro giornata lavorativa. Il che, ovviamente, costringe l’azienda vitivinicola a pagare lo straordinario alle persone che lavorano in amministrazione!

Ma le difficoltà non finiscono qui. Il pagamento è, infatti, l’ultimo dei problemi e sta dietro una sfilza di incombenze burocratiche legate all’assunzione e al relativo licenziamento del lavorante. Infine, la richiesta da parte di enti quali l’INPS di ricevere ogni comunicazione in forma telematica, ha reso tutto ancora più complicato.
Da anni LookOut ha sviluppato in maniera automatizzata e integrata la gestione dei dipendenti stagionali, sia in termini di anagrafiche che di presenze, acconti e saldi; il controllo dello stato di disoccupazione, e tutto accompagnato alla gestione dei costi agricoli – per il controllo dei costi industriali in appezzamento – la contabilità generale e soprattutto il quaderno di campagna. Inoltre, è prevista la gestione automatizzata di tutta la modulistica INPS e INAIL (sia cartacea che on line) per la semplificazione delle assunzioni e dei licenziamenti, giornalieri, settimanali e stagionali.

Una volta che per ogni lavorante vengono caricate le presenze giornaliere e verificati continuamente i dati, confrontati soprattutto con le date di presunto licenziamento, possono essere caricati gli anticipi in denaro contante. I dati di presenza vengono poi integrati con il software per la gestione dei costi agricoli: vengono caricate, appezzamento per appezzamento, dipendente per dipendente, tutte le lavorazioni effettuate e quali mezzi vengono utilizzati, allo scopo di elaborare, nella forma più precisa, il costo del singolo vitigno che entra in cantina nella fase di vendemmia.

Nel caso del pagamento del lavorante, è stata recentemente aggiunta una funzionalità che permette di “generare” l’acconto – o il saldo – in un file XML che poi, via internet, carica un bancomat ricaricabile dato in uso all’operaio. Questi bancomat ricaricabili, che sono emessi da diversi istituti bancari, bypassano un problema che si presenta spesso: l’operaio è un disoccupato (o appunto, ha lavori saltuari) e non dispone di conto corrente bancario.

In questo caso si ottengono quattro risultati in uno:
1) Un’anagrafica dei dipendenti integrata con il sistema gestionale, utilizzabile in altre applicazioni
2) L’invio immediato – senza dovere passare i dati al consulente del lavoro – dei dati ad INPS e INAIL
3) La tracciabilità dei pagamenti
4) La fine delle lunghe code, in azienda, di operai in attesa di pagamenti.

Come si notava, altri riscontri importanti si possono avere dalla gestione integrata del quaderno di campagna. Gli stessi dati economici, insieme a quelli anagrafici, possono essere utilizzati insieme alla gestione del vigneto per tracciare in maniera precisa oltre che le lavorazioni, i costi di vigneto e soprattutto di vitigno.

Molte aziende in Italia raccolgono i dati del vigneto. Alcune lo fanno con un software per il quaderno di campagna, molte altre con fogli di Excel. Ma è un lavoro lungo, spesso impreciso e poco utile per altre aree aziendali. Di contro, le soluzioni software integrate “macinano” continuamente dati e li rendono disponibili a tutte le aree aziendali di competenza. Queste sono le attente valutazioni che un controller aziendale deve fare nella valutazione di un software ERP o in generale di un gestionale, e questo vale per la piccola azienda vinicola così come per la grande industria enologica.

[author ]michele mazzolaMichele Mazzola, ingegnere elettronico e informatico di 51 anni, vive e lavora tra Palermo e Roma. Nel 1996 è uno dei fondatori della software house Led Engineers, da cui nasce nel 2011 LookOut startup innovativa che si occupa di ICT a 360°. Ad ampliare il progetto un software ERP per il settore agroalimentare con particolare specializzazione nel controllo di gestione in aziende che producono e commercializzano vino. Dal 2013 LookOut è partner Microsoft BizSpark.[/author]

 

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