Anna Maria Clementi vs Riserva Moretti: un match memorabile quanto il The Rumble in the Jungle!

Due diverse interpretazioni di una grande bollicina, per uno scontro all’ultimo sorso

Non ho mai avuto un particolare interesse per gli incontri di boxe ma quando, come in questo caso, a scendere in campo sono due pesi massimi quali l’Anna Maria Clementi versus la Riserva Moretti posso arrivare a sfiorare la morigerata partecipazione di un hooligan.
20150602_161616L’incontro avveniva un impegnativo e assolato 2 giugno in cui la mia agenda prevedeva anche un’orizzontale di Champagne e, visto il calibro della giornata, non di un’annata qualsiasi ma di una delle migliori: la 2002 (se siete curiosi date un occhio qui). Ecco la cronistoria di questo match, che, pur non essendo stato disputato in Congo ma a Mason Vicentino nella cornice di Wine Experience, mi è rimasto memorabile quanto il The Rumble in the Jungle.

Bellavista Riserva Vittorio Moretti 2008

Da poco immessa nel mercato, entra sul ring con una ola di bollicine di buona persistenza. L’attacco al naso punta su pera e pompelmo, accenni di pane e tostatura, note dolci di vaniglia e zucchero caramellato, lo zabaione della nonna con un goccio di Marsala e lo stecchetto di liquirizia. Sorso agrumato, destro potente di acidità che si riassesta sui sentori terziari.

Anna Maria Clementi 2005

Giallo paglierino, sfumature dorate. Colpisce le papille gustative in maniera leggera ma precisa: fiori bianchi, note di panificazione, frutta dalla trama granulosa, mela, e poi polline e spezie dolci. Bocca di discreto impatto ma di pienezza aromatica e fine persistenza.

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Un momento della degustazione guidata da Nicola Bonera, miglior Sommelier AIS d’Italia nel 2010

Bellavista Riserva Vittorio Moretti 2006

Perlage finissimo, lievi sentori di idrocarburi e lievito di birra, carta bagnata e note verdi, aromatiche: finocchietto selvatico, anice e sedano. Un esemplare dai sentori terrei, il palato ampio e radicato fra la componente scura della tostata e quella chiara della freschezza, retrogusto vanigliato.

Anna Maria Clementi 2004

Un metodo classico all’insegna della fragranza, della nota di lievito che si percepisce nitida anche in bocca, con una sfumatura di zucchero caramellato. Bocca morbida, setosa, con la freschezza che torna ritmica a ravvivare la beva.

Bellavista Riserva Vittorio Moretti 2004

Anche qui perlage finissimo, bollicine numerose e persistenti, declinazione dei profumi sulle note agrumate, limone e pompelmo giallo, che affiorano potenti anche al palato, declinate questa volta piuttosto sul bergamotto e il mandarino e corredate da una freschezza incisiva.

Anna Maria Clementi 2002

Quasi due lustri di preparazione atletica: per la precisione, nove anni di permanenza sui lieviti che gli donano elasticità nei movimenti e gli permettono di sferrare colpi così aggraziati da sembrare passi di danza. Sfumature dorate alla vista, al naso crema pasticciera, miele, pesca matura e frutta secca che rimbalzano su un accenno marsalato. Sorso freschissimo e di notevole consistenza. Una bottiglia da knock out…del bevitore!

20150602_162002Un incontro appassionante, con l’Anna Maria Clementi che pare Cassius Clay, leggiadra e calibratissima, e il Bellavista Riserva Vittorio Moretti che gioca alla George Foreman: struttura vigorosa e potente.

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