Il prossimo luglio arriva il contest A Taste of Spain

Riflessioni al riguardo. Attendiamo anche le vostre.

Dopo Opera Wine arriva A Taste of Spain, il contest dei vini d’eccellenza organizzato dalla importante rivista americana durante Vinexpo, il prossimo 18-21 luglio.

download (1)L’evento prevede la presenza al Palais de la Bourse, nel centro storico di Bordeaux, delle 100 migliori cantine di Spagna, da Vega Sicilia a Torre, da Alvaro Palacios a Freixenet, da Emilio Moro a Numanthia, da Dominio de Pingus a Vivanco, da Marqués de Caceres a Marqués de Riscal, solo per citare le più famose.

Anche qui però, come nel caso di Opera Wine i criteri di scelta rimangono fumosi: non si tratta infatti di vini che hanno ottenuto i maggiori punteggi sulla rivista e che quindi potrebbero far parte di un criterio “oggettivo”.

Questo evento, come pur per l’Opera Wine previsto a Verona in concomitanza col Vinitaly, induce ad una riflessione più ampia: la sempre maggiore compenetrazione fra stampa e attività di PR, di cui Opera Wine è esempio ponendosi come anello di congiunzione fra aziende e operatori. E qui sorge una domanda: può una rivista che intende porsi come ente valutatore essere oggettiva se deve accattivarsi il favore di possibili clienti che partecipino ai propri eventi? Una domanda retorica e forse anche ingenua che intende far luce sulla crescente mancanza di parti e controparti e che porta giorno dopo giorno ad un sempre maggiore conflitto d’interessi (che non vale solo per il vino, sia chiaro, basti pensare all’acquisizione della Monsanto da parte della Bayer). Di questi cortocircuiti è però bene essere consapevoli per poter valutare in maniera più distaccata certe valutazioni, anche e soprattutto internazionali, cui spesso diamo più credito per una forma di inferiorità psico-enoica (come sospetto) che ci porta a valutare di più il parere estero che quello nazionale.

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